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"Però 'sti giovani, eh? La fuga dalla schiavitù del lavoro… benvenuti negli 'Youth Nursing Home'"



Ma che sono?


Ah, ragazzi, ho appena avuto la conferma che, forse, non sono proprio completamente una visionaria.

O forse sì, vabbè, non è questo il punto.

Vi racconto: ho appena letto un articolo su un fenomeno che sta prendendo piede in Cina come fosse l'ultimo trend di TikTok, e si chiama "Youth Hospice".

In pratica, la Gen Z e i Millennial, schiacciati dalla pressione di lavori sottopagati, affitti da urlo e una sensazione perenne di non vedere nemmeno una misera luce in fondo al tunnel, hanno deciso..beh.....di... arredarlo.

Sì, avete capito bene: invece di scappare, hanno deciso di ristrutturare il tunnel, metterci dei bei tappeti, qualche pianta, e vivere lì.

Un po' come dire: "Se devo restare qui, almeno che sia confortevole!"


"Youth Nursing Home"


E così si ritirano (temporaneamente, ovviamente) nelle Youth Nursing Home.

L’ospizio dei giovani. Geniale, no?

Ah, e giusto per aggiungere un po’ di pepe, queste strutture non solo costano meno di un micro appartamento in affitto, ma sono anche situate in posti talmente bucolici che sembrano uscite da una pubblicità di tè alle erbe.

Lì, tra passeggiate nel verde e respiri di aria fresca, si fanno delle pause dal martellamento del sistema capitalista (che ormai ci stritola come una lavatrice impazzita).

E mentre il mondo continua a girare come la canzone "You spin me round (like a record) " dei Dead or Alive (n.d.r.), questi "rivoluzionari di oggi" si dedicano a hobby tipo scrivere copioni, cantare, coccolare animali e giocare a giochi da tavola in gruppo, per non diventare completamente alienati.

Un bel "fuggire dalla realtà" salutare, insomma.


Terapia anti-capitalismo


Tentano di scardinare i meccanismi tossici e super-consolidati del concetto di lavoro, quelli che ormai sembrano scritti su pietra, come se fossero leggi universali.

Lavorare fino a non ricordarsi più nemmeno il proprio nome? La normalità.

Il burnout? Ah, quello è ormai quasi un distintivo di onore, come un trofeo da esibire sui social. Pare, sempre secondo l’articolo (che a quanto pare è sempre l’unica cosa che ci fa ancora sentire informati), che alcuni di loro abbiano descritto questa esperienza come una sorta di cura miracolosa, un po’ tipo la "spa mentale" che tutti sogniamo ma non abbiamo mai il tempo di fare.

Insomma, il burnout ha perso tutto il suo fascino, che sinceramente non aveva nemmeno mai avuto (forse solo tra gli Avengers che non dormono mai).

E loro, questi paladini della tranquillità, hanno capito che concedersi del tempo libero non è da egoisti o scansafatiche, ma è praticamente un atto di sopravvivenza.

Perché, e qui arriva il colpo di genio, ti permette di ricaricarti e tornare a lavorare non come una macchina a cui hanno tolto la batteria, ma come una versione più zen e produttiva di te stesso.

Non male, no?

Infatti, molti di loro sono tornati alla frenesia lavorativa con una motivazione rinnovata, come se avessero finalmente trovato la chiave del successo… e del buon sonno!

E si sono ripromessi di staccare più spesso, perché hanno finalmente capito che l’equilibrio esiste, ma bisogna smettere di correre dietro alla rabbia e alla produttività a tutti i costi per trovarlo.


Buona fortuna, ragazzi! Avete capito una cosa che noi, onestamente, abbiamo capito un po' tardi.


E qui arriva il bello.

Noi, la Gen X, siamo rimasti incastrati tra i sensi di colpa impiantati con un martello, che ci dicono che se non lavori 46 ore al giorno sei un imbranato buono a nulla, e sintomi di burnout che ti fanno venire ogni tipo di male. Ogni tipo.


Ma anche "noi", Gen X, avevamo provato a fare qualcosa di simile.

Subito dopo il COVID.

Dopo la pandemia, infatti, è esploso un fenomeno globale chiamato YOLO (You Only Live Once, ma sarebbe meglio tradurlo in: "Chi se ne frega, tanto si vive una volta sola").

Una marea di cinquantenni ha deciso che non era più il caso di farsi inghiottire dalla routine del lavoro e si è licenziata per inseguire sogni e passioni dimenticate, come se all’improvviso avessero scoperto di avere una vita da riappropriarsi.

D’altronde, l'unica cosa buona che la pandemia ci ha regalato è stato un bel fermo treno, che ci ha costretti a guardare fuori dal finestrino e a ricordarci che, ehi, c'era anche una vita che non avevamo più notato!

Quindi, sinceramente, posso solo applaudire allo spirito YOLO. Bravi.


Peccato, però, che di questi cinquantenni, non se ne ha più notizia. Si saranno persi nella giungla della ricerca della felicità, probabilmente.


Comunque sia, io questa storia degli “Ospizi per giovani” la trovo molto interessante.

E, strano a dirsi, mi fa sentire anche un po’ orgogliosa.

Per chi di voi l’ha letto, c’è un mio articolo in cui dicevo che la Gen X è composta da pionieri senza follower.

Ovvero, ci siamo trovati catapultati in un mondo che cambiava troppo velocemente, senza aver preparato il terreno per le generazioni future, senza dar loro soluzioni, tipo "Ecco, ragazzi, fate come noi".

Ma forse non è proprio così.

Se questi giovani hanno capito che continuare a vivere come facciamo noi, li avrebbe solo portati a una vita di frustrazione e insoddisfazione, probabilmente si sono detti qualcosa tipo: "Non so cosa voglio dalla vita, ma so esattamente cosa NON voglio: vivere come loro." (Loro, siamo noi, ovviamente).

Beh, se così fosse, anche se non è proprio l’esempio che uno si augura di mostrare alle nuove leve, devo ammettere che... ha fatto centro!

Loro lo stanno cambiando, il mondo.

Sarà un ritorno al futuro? 

 
 
 

3 Comments

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Guest
Feb 02
Rated 5 out of 5 stars.

più leggo e più mi ritrovo in quello che scrivi e condivido pienamente la responsabilità che abbiamo nei confronti delle "nuove leve", però è anche vero che loro lo stanno cambiando il Mondo.

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Guest
Feb 01
Rated 5 out of 5 stars.

MBE' MA QUESTO BLOG E' FANTASTICO. FONTE PERENNE DI ISPIRAZIONI. SCRIVO A STAMPATELLO CHE CI VEDO MEGLIO. MA VOGLIAMO PARLARE PURE DI NOI VECCHI, CHE CI TOCCA FARE I BADANTI ALLE DONNE ? CHE LE DOBBIAMO ANDARE A PRENDERE E FARGLI IL BACIAMANO E APRIRE LO SPORTELLO E PORTARE A CENA E ASCOLTARE IN SILENZIO TUTTI I LORO RACCONTI DELLA LORO FAMIGLIA E FINANCO DEL CONDOMINIO ? E DOPODICHE' RIMANIAMO A DISPOSIZIONE SE QUANDO LE RIACCOMPAGNAMO, CI DICONO SE VOGLIAMO SALIRE PER UN DRINK ? CHE IO INCOMINCIO A SENTIRE IL PESO DEGLI ANNI. CHE VORREI ESSERE BADATO IO. E NON E' CHE PER CASO, OLTRE CHE AGLI OSPIZI PER GIOVANI, HANNO INVENTATO ANCHE OSPIZI PER GEN…


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Maura
Jan 31
Rated 5 out of 5 stars.

🤣🤣🤣

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