Meno male che c'era John Snow
- Michela Mercuri
- 30 gen
- Tempo di lettura: 4 min

Ok, adesso che finalmente abbiamo rotto il ghiaccio, parliamo di serie TV.
Si si d'accordo, ho 50 anni.
Ma dentro mi sento ancora quella ragazza che guardava The Goonies pensando che, prima o poi, sarebbe riuscita a trovare un tesoro nascosto nel sottoscala.
Oggi, invece di fare acrobazie, mi accontento di una discesa elegante dal divano (che, diciamolo, è più una caduta che una mossa da circo) e di una lotta epica con il telecomando che sembra avere un personale rancore contro di me, ma la passione per le serie TV?
Quella è intatta, come il mio talento nel procrastinare!
Quindi, se pensate che una cinquantenne non possa essere una seria fan di Stranger Things o Game of Thrones, preparatevi a ricredervi.
Seasons
Sì, perché io sono una "grande" appassionata… di quelle che quando finisce una stagione, va in lutto per una settimana. Parliamo di "romanticismo da divano", tipo che mi affeziono talmente tanto ai protagonisti che, quando finisco, non riesco ad iniziare una nuova serie.
È come se tutti gli altri personaggi fossero... beh, degli squallidi sostituti!
Li guardo e dico: "Tu NON sei lui!
NON sei lei! Ma che vuoi da me, sciocco?"
E mi tocca decantare qualche giorno di "solitudine televisiva" prima di trovare il mio nuovo amore.
Ok, sarà che sono un po' melodrammatica… oppure, ditemi voi, anche voi vi trovate a fare il tifo per personaggi che non esistono? Dai, confesso: mi lascio coinvolgere da questi eroi televisivi più di quanto dovrei.
Ma a me questa cosa piace troppo, lo confesso!
Never ending story
Perché, in fondo, le serie TV sono l'ultima cosa che ci tiene attaccati al mondo fantastico di quando eravamo bambini o ragazzi. Il mondo in cui le emozioni stratosferiche arrivavano dai libri o dai primi film con "effetti speciali", che ci lasciavano increduli e con gli occhi spalancati, tipo "ma come cavolo hanno fatto a far volare quel razzo?!"
E poi c’era Star Wars... L'ho visto 12 volte.
Sì, 12. Non è un numero tirato a caso. È reale. 12.
Perché, quando ero una giovane pioniera senza social, ho avuto la fortuna di essere tra le prime ad avere un videoregistratore VHS.
E sapete come funziona: papà lo usava per lavoro e lo trattava come se fosse un oracolo (vi immaginate, io che avevo il mio film preferito in quella macchina magica, "profetizzando" su quante volte potessi guardarlo?).
Ecco, come sono arrivate le 12 visioni.
Comunque, tornando alle serie TV.
Sono l'ultimo legame che ho con la me ragazza, quella che sognava mondi lontani, che si emozionava guardando un episodio e si sentiva parte di un'avventura epica.
E sì, è una figata cosmica, perché, e lo dico ad alta voce, "voglio emozionarmi ancora così".
Ogni sera è un viaggio. Ogni sera mi fiondo sul divano con quella sensazione di piacere infinito: "Wow, è ora di vivere un'altra vita, di essere lì con loro!"
Ah! A proposito di "essere lì con loro", vi racconto un aneddoto che non dimenticherò mai.
Anni fa, in piena stagione "Game of Thrones", c'era un rituale sacro tra me, i miei due sacri amici – Baba e Gc – e i miei sacri cani.
Ottobre, Roma.
Le famose ottobrate romane, con quel caldo che ti fa pensare che qualcuno stia usando un phon gigante sopra la città e con qualche ape un po' troppo disorientata e decisamente troppo confusa.
Mentre eravamo totalmente assorbiti da una sanguinosa battaglia, dove John Snow era seppellito sotto una montagna di corpi e sangue, il mio cane decide di masticare l’ape confusa. Tempo due minuti: edema facciale.
Tempo cinque minuti: io, Baba, Gc, i cani, tutti in macchina, destinazione pronto soccorso veterinario.
E qui arriva la parte epica.
Arriviamo, scendiamo e facciamo irruzione come se fossimo un gruppo di Ussari in guerra, e chi ci apre la porta, con la faccia da "ma chi sono questi pazzi"?? **John Snow**.
E vi giuro, era identico a lui.
Non solo un po'.
IDENTICO. Una stampa e una figura , come direbbe Montalbano.
Io e Baba ci guardiamo, sconvolte, pensando di essere finite in una dimensione parallela.
In un multiverso strano, non so, non poteva essere reale.
No no, era tutto vero.
Il nostro John Snow in carne e ossa stava proprio davanti a noi!
E sapete cosa?
Dopo qualche minuto, tra le punture e il rassicurante "Ehi, il cane ce la fa", John Snow si è guadagnato un posto nel mio cuore (momentaneo, eh! Non divaghiamo…).
E chi se lo aspettava che la magia della TV ci colpisse nella realtà?!
Chi, se non una fanatica delle serie come me, avrebbe potuto notare la somiglianza e perdere un po' di tempo a farsi delle domande filosofiche tipo "Esiste il vero John Snow?".
Insomma, ci sono tante persone che avrebbero visto solo un veterinario un po' assonnato.
Noi, invece, ci siamo trovate davanti un personaggio appena uscito dal nostro mondo fantastico. E credetemi, quella magia... beh, ci ha strappato un sorriso proprio nel momento in cui, ammettiamolo, eravamo lontane anni luce da un picnic rilassante sull'erba!
W John Snow.
Beh, io in farmacia mi sono trovata il sosia di Marty MC Fly dall' altra parte del bancone
Mikyyyyyy sei un mitico vulcano in eruzione. W le cinquantenni fighe 😍
racconto bellissimo, continua così, sei una bomba
MA QUESTI SONO RACCONTI FANTASTICI. PRATICAMENTE E' UN ROMANZO A PUNTATE. MA SONO TUTTI COSI' I BLOG ? CHE IO E' LA PRIMA VOLTA CHE VADO SU UN BLOG. CHE ERO RIMASTO ALLA TELEVISIONE, CHE RIFANNO I FILM DI QUANDO ERO PICCOLO, TIPO I MAGNIFICI SETTE, CHE LO SO' A MEMORIA PAROLA PER PAROLA OPPURE UNA SERIE CHE SI CHIAMA DUE UOMINI E MEZZO, CHE FA RIDERE.