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L’Idra a tre teste : Signore e Signori, la menopausa.




Che delizioso fenomeno...


Sì, decisamente un argomento femminile.

Ma, attenzione, potrebbe rivelarsi una lettura utile per quei poveri consorti che, ogni notte, si trovano a dormire con una creatura mitologica che all’anagrafe è ancora sua moglie. 

Poveretti.

Eh si perchè di questo si tratta.

Creatura mitologica dalle sembianze familiari ma pronta a divorarti in un battito di ciglia.

E no, non pensate di risolvere con qualche dardo narcotizzante, non è la soluzione.

Avete già pensato a questa opzione, vero? 

Rassegnatevi, non è praticabile.


Soluzioni? Non ci sono.


Solo speranza che passi la fase acuta, con la consapevolezza che quella giovane donna, che avevate deciso di portare all’altare per il resto dei vostri giorni, è ormai scomparsa.

Inghiottita in un vortice di ormoni impazziti, che tra un colpo di scena e l’altro, ti chiedi se non stia per scatenare un’altra guerra mondiale. Possibile.


Questi benedetti ormoni. 


Diciamocelo chiaramente, rompono proprio.

Sono come quelle persone fastidiose che ti toccano in continuazione mentre ti parlano.

A cui però non puoi dire nulla perchè, vuole il caso, siano figlio/marito/fratello di qualcuno, che no, non si può proprio rischiare di offendere.

E così ce li teniamo, e zitti.

Uff.


Arrampichiamoci.


Dal momento esatto in cui diventi "signorina" (sì, ai nostri tempi si diceva così), te ne accorgi subito che la strada non sarà facile.

Sarà tutta in salita. Con ostacoli, trabocchetti, lavori in corso e zanzare che ti pungono dove non vorresti. 

Un'enorme strada in salita.

Ti diventa chiaro subito. Tra sindrome premestruale, ovulazione e ciclo, in pratica ci si sente al massimo delle proprie facoltà solo tre giorni al mese.

Tre splendidi giorni di spensieratezza, quando il mondo sembra finalmente un posto decente e noi non siamo in preda a mille ormoni impazziti.

Beh, è poco, no?

A questo punto, credo che ci sia un grosso difetto di fabbrica.

Perché, se fosse stato progettato da un ingegnere, chiunque sarebbe finito fuori dal laboratorio a calci. Tre giorni al mese?

Mi sembra proprio una scarsa performance da parte di chi ci ha creato.


Il circo Barnum.

Arriva un giorno, però, in cui il ciclo sparisce.

Ma non fatevi strane illusioni: finisce quello e inizia il circo Barnum.

Con tanto di fenomeni da baraccone che trasformano la tua vita in uno spettacolo da fiera, dove tu, povera innocente, sei il numero principale.

Non c’è più spazio per la normalità: ogni giorno è una scenetta tragicomica con tanto di acrobazie emotive e una folla che ti osserva con aria di compiacimento.

Un vero e proprio assolo... E indovina un po’?

Non hai nemmeno scelto tu il copione.

Lo devi recitare e basta. Fine degli argomenti.


Dividiamolo per fasi, va'..


Fase numero 1 : Le vampate


Ma non c’era un altro modo? No perchè questo è davvero crudele!

Immaginate (voi uomini intendo) di avere un nano invisibile (per rimanere collegati al circo, ovviamente) che accompagna le vostre giornate.

E che ogni due per tre, aziona un mastodontico ferro vapore sulla vostra schiena. 

Matte risate, vero?

Per non parlare della notte, quando ti svegli fradicia come se fossi in una vacanza perenne in Malesia.

O di quando la faccia si accende come un falò di Ferragosto, e le perline di sudore iniziano a scorrere sul labbro superiore. 

Un sogno.

Ecco, a tal proposito, ho avuto la fortuna (se così si può chiamare) di vivere una menopausa chimica in giovane età.

Al tempo, lavoravo con una collega inglese, la quale, ogni volta che avevo una vampata, urlava: “Mikky, sstai avendo una! Sei tdivendada werrrde!”

Immaginate quanto tranquillizzante fosse.

Grazie Rachel, ora mi sento davvero meglio.

Comunque, tutto ciò mi ha preparato (un po') al fatidico momento.


Si, ha aiutato. Però. Mamma mia. Anche no.


Fase numero 2 : Gli sbalzi d’umore


Ho potuto notare inoltre, che a differenza della mia esperienza pregressa, questa volta, quella del momento inevitabile, ad accompagnare le vampate si sono presentati anche gli sbalzi d’umore.

Ah, si si, carini carini, precisi precisi, come imbucati a una festa privata.

Sei lì tranquilla e, all’improvviso, esplodi come una pentola a pressione. 

Senti i capelli sollevarsi da quanto sei arrabbiata e hai solo due opzioni: o fai la scenata, o ti distrai guardando una serie TV in loop. Io, personalmente, ho scelto la seconda.

Ma avrei preso a ceffoni, molta della gente intorno a me. Ma molta eh?

Non l’ho fatto tranquilli.

Almeno non fisicamente. Verbalmente magari….beh vabbè ..che importa ormai?


Quindi all’attivo abbiamo : vampate, sbalzi d’umore. Ottimo.


Fase numero 3 : Lacrime irrefrenabili

No, davvero. 

Sono ir-re-fre-na-bi-li. 

Arrivano all’improvviso, quando meno te lo aspetti, per QUALSIASI motivo.

Anche la cosa più scema. Una pubblicità con una musica un po’ più enfatica, l’inno nazionale (mica solo il nostro, tutti gli inni), un video su Instagram, un ricordo, insomma la qualunque.

Questo è il motivo per cui non sono riuscita a vedere l’incoronazione di Re Carlo III. 

Non ci sono riuscita, nonostante l’avessi registrata per non perdermi nulla.

Macché, dopo un minuto, la solennità dell’evento mi faceva piangere signori lacrimoni. Che diventavano singhiozzi, che diventavano convulsi  e non mi facevano più vedere e sentire nulla.

Ergo, sono rimasta esclusa da un pezzo di storia che si consumava sotto i miei stessi occhi. 

Maledetti ormoni.

Che poi sto fatto delle lacrime, mica si ferma qua eh? 

No.

Perchè se da una parte sei infastidita da questa “emotività” dall’altra la cerchi.

Perchè vuoi o non vuoi, è una valvola di sfogo. 

Sapeste quante telefonate con le mie amiche il cui tono era: “Si, ho messo la pubblicità “tal de tali” di proposito, così mi sono fatta quel pianterello che da giorni non mi riusciva.”

A che punto siamo, eh?


Ricapitolando. All’attivo abbiamo : vampate, sbalzi d’umore, lacrime. Sempre meglio.


Fase numero 4: Pelle secca e tette grosse


Ah, la bellezza.

Non solo la pelle che diventa sabbia e i capelli che sembrano paglia, ma anche un piccolo grosso dettaglio: le tette. Che, grazie ai bei cambiamenti ormonali, sembrano aver preso una nuova carta d'identità.

Se prima l'altezza dichiarata era 1,68 ora come minimo è 1,75.

Ohi, carine siete impazzite? Non mi risulta abbiate capacità di libero arbitrio.

Che palle. 

E' come svegliarsi una mattina e ritrovarsi bionda naturale quando sei stata sempre mora. 

Io le tette non le ho mai avuto e adesso ne sento l'ingombro? Ma dai su, siamo seri.

Non sono io QUELLA. No.

E i chili che aumentano per motivi misteriosi sono l’accessorio in più che fa da corredo a questo fantastico momento. Tipo coroncina di diamanti sulla testa della reginetta del ballo.

Quindi, se sommati alle rughe, alla presbiopia, alle vampate, agli sbalzi d’umore, alle lacrime…beh, mi sembra proprio si stia delineando la genesi dell’Idra a tre teste.


Signori uomini, vi ricordo che uccidere l'Idra costituì la seconda fatica di Ercole.

No, così per dire...


In definitiva la menopausa, è come un’epopea greca.

Ci si prepara, si affronta, e poi alla fine ti chiedi: “E ora cosa succede?”

Sì, è vero, non ci sono soluzioni facili, e a volte sembra di essere intrappolate in una versione distorta di un film horror.

Ma il bello è che, in qualche modo, la vita continua.

Le vampate vanno e vengono, gli sbalzi d’umore diventano più gestibili, le lacrime magari se ne vanno (no see, non mi pare proprio..) e le tette grosse si rimpiccioliscono (speriamo).

Comunque sia, ci dobbiamo rassegnare. Alla fine, siamo tutte un po’ Idre.

Ma almeno, in buona compagnia. Delle nostre 12 personalità, intendo.


Armatura sbagliata


E, cari uomini, sappiate che anche voi siete parte di questa epica.

Sì, lo so, non vi abbiamo mai davvero preparato a questo momento (ma, se è per questo, neanche noi eravamo pronte, quindi, come si suol dire...mal comune.......).

Per voi, ogni volta che aprite la porta di casa, è un po’ come entrare in un campo di battaglia senza sapere se vi aspetta una bomba di lacrime o una carezza all’improvviso.

Un po’ come giocare alla roulette russa ogni giorno.

Nulla di personale, eh?

È solo la magica magia della menopausa che trasforma ogni nostra giornata in un’avventura imprevedibile. (Che spesso finisce a schifio, ma che importa!)

E voi, poveri eroi, non siete nemmeno equipaggiati con l’armatura giusta… pazienza.


Ognuno si porta dietro la propria croce...no?

 
 
 

2 comentários

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Convidado:
08 de fev.
Avaliado com 5 de 5 estrelas.

una ricostruzione perfetta in ogni fase descritta, è proprio così che succede.

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Convidado:
05 de fev.
Avaliado com 5 de 5 estrelas.

MBE', FANTASTICO. COME AL SOLITO. MA HO MOLTO DA DISSENTIRE. CHE INTANTO CRESCENDO, HO INCOMINCIATO A CONSIDERARE LA DONNA COME UN MIRACOLO, CHE MAGARI CIAVRA' PURE FATTO CACCIARE DAL PARADISO TERRESTRE MA CHISSENEFREGA. VISTO CHE IL PARADISO CE L'HA LEI A PORTATA DI MANO, ANZI DI GAMBE. IN SECUNDIS SEMPRE CRESCENDO HO CAPITO CHE LE DONNE SONO SUPERIORI AGLI UOMINI ECCETTO NELLE COSE DI FORZA. CHE L'UOMO HA SOLO L'AFFARUCCIO CHE GLI SERVE PER DUE COSE O PER LA PIPI' O PER L'AMORE. E INVECE LA DONNA CIA' UN SACCO DI ROBA DA TUTTE LE PARTI, MAGARI ANCHE UN PO' COMPLESSA MA TUTTA MOLTO INTERESSANTE. ED INFINE IO NON LO VEDO IL PROBLEMA DELL'ETA' CHE CI SONO…


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