Cinquantenni Eccentrici : Vivere senza Linee guida
- Michela Mercuri
- 22 gen
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 28 gen
Nel costruire questo blog mi è stato chiesto, perchè lo fai?
Lo faccio perchè ho voglia di raccontare ( e di ascoltare) questo bizzarrissimo evento dell'avere cinquant'anni nel 2025.
Perchè proprio nel 2025?
Cinquant'anni sono cinquant'anni in ogni epoca.
No.
Il montaggio dell'Ikea.
Senza ombra di dubbio, le generazioni precedenti hanno avuto il loro bel da fare con il fatidico giro di boa dei cinquanta, ma lasciate che vi dica una cosa: la mia generazione (classe '71) è come un gatto che tenta di fare yoga: un disastro, elegante, ma pur sempre un disastro.
Siamo quella generazione che si è ritrovata a fare il salto nel vuoto: un'infanzia nel "vecchio mondo", quando ancora si usciva a giocare con la palla e si parlava con le persone faccia a faccia, e un’età adulta (che chiamiamo "carriera", ma con un pizzico di scetticismo) nel "nuovo mondo". Un mondo che, spoiler alert, è totalmente privo del boom economico, della sicurezza nel futuro e delle certezze.
E così ce la siamo dovuta sbrigare da soli in questa giungla… ma è andata un po' come montare un mobile dell' Ikea: ti avanza sempre una vite, e ti chiedi: "Ma dove diavolo va questa?"
Pionieri senza "follower".
Siamo i pionieri… o forse no. "Pionieri" suona bene, ma in realtà non abbiamo tracciato la strada per nessuno. Le nuove generazioni sono nate con il mouse in mano, mentre noi siamo ancora alla ricerca del tasto "on". Seriamente, non so nemmeno se siamo riusciti a scoprire la funzione "salva", figuriamoci lasciare un’eredità!
Quindi, francamente, non ho la minima idea di cosa siamo. Forse semplicemente... dei work in progress evolutivi con un debole per i tutorial su YouTube.
Si accettano suggerimenti. Ma tenete presente che, se trovate il tasto "reset", avvisateci!
Perdonami, tu..saresti?
Nel frattempo, tornando al grande capitolo dei 50 anni e del 2025, vi faccio un po’ di chiarezza sulla mia visione della nostra età.
Mi immagino come una sorta di cocktail molotov tra un "giovane di esperienza" e un "adulto che ha visto giorni migliori" (e non parlo solo dei capelli). Poi, arriva quel momento fatidico in cui ti rendi conto, con un brivido, che no, non sei immortale. E a ricordartelo ogni mattina, con una puntualità da sveglia svizzera, è quella persona che ti guarda dallo specchio , con un’espressione un po’ troppo familiare, a cui tu poni l'orrenda domanda: "Scusa, ma tu chi sei?"
Da qui, mi sembra abbastanza chiaro che non sono affatto pronta a entrare nel magico mondo dell’invecchiamento. Per niente, zero, nulla.
E voi, vi sentite così o sono solo io a parlare con il mio riflesso?
Invecchiare. Invecchiamento. Vecchiaia.
Eppure ero serena, perchè credevo di avere la formula magica per affrontare tutto questo.
La nonna.
Si, ne ero convinta. Contestualizzo. Da bambina, mia nonna mi aveva svelato una cosa pazzesca! Ma forse , ripensandoci , il tiro andrebbe un po' aggiustato...ok, vi racconto l'aneddoto.
Con la serenità zen di un monaco buddista e un sorriso che sembrava dirti “ho appena mangiato un gelato”, nonna mi ripeteva sempre che la vecchiaia è una cosa naturale e che, a un certo punto, sei semplicemente così annoiato di vivere che decidi di sparire come un’atmosfera di gioia a una festa noiosa.
Annoiato. La noia. Concetto da rivedere. Si perchè credo che la noia ormai sia protetta dal WWF.
Questo però è argomento per un altro articolo.
Tornando a nonna.
Quando mi ha svelato questa formula magica, aveva poco più di 50 anni. Capite?
Ed era riuscita a spiegare a se stessa che la natura fa il suo corso. Io a malapena riesco ad accettare il fatto di avere qualche ruga in più...
Comunque sia, a noi questo giochino l'hanno rotto.
Chi ce l'ha rotto?
Lunga storia, mica posso scrivere tutto qui...no?
Nonnina mia adorata, a quanto pare le cose non sono proprio come le raccontavi, eh? Ho 53 anni, di testa ne ho sempre 16, ho tanti sogni da realizzare e molti altri ancora all'asilo! Come la mettiamo allora?
Ecco, penso proprio che non la mettiamo, ma chi lo sa? Magari mi sbaglio.
Parliamone
Tutto questo per dire che il motivo principale che mi spinge ad aprire un blog è per chiacchierare con tutte quelle persone che si sentono come me, tipo: "Ma sta davvero succedendo a me?"
Dai, viviamo in un'epoca in cui ogni minuto della nostra vita è postato sui social; invece di postare tette e culi, perché non postare le nostre anime?
Chissà, potremmo dare vita a una sorta di FB esclusivo, composto unicamente da cinquantenni eccentrici.
Dove scambiarci dubbi, certezze, perplessità, amarezze, traguardi..insomma chiamiamolo...angolo delle occasioni, per continuare con l'Ikea.
Che ne pensate voi?
Su questo blog continuerò a sparare i miei pensieri su una vasta gamma di argomenti, per i quali, ovviamente, ho già trovato tutte le risposte (almeno per oggi, poi vedremo). Però, giusto per non sembrare troppo un monologo interiore, ho bisogno anche di un po' di confronto con l’esterno. Perché, ammettiamolo, parlare solo con se stessi è un po' da matti, no?
Quindi, se vi va di darmi una mano a confermare che la mia visione del mondo è originale (o se volete farmi notare che magari ho scritto solo cavolate), mi piacerebbe davvero ascoltare le vostre opinioni.
Affare fatto?
La frase vivere senza linee guida è stata come una rivelazione illuminante sulla via di Damasco. Che m'ero stufato di tutte le linee guida. Che erano di portare il cane a fare pipì quattro volte al giorno e dargli i croccantini ai gattini. E poi tutte le sere mandargli i messaggini coi bacetti alle fidanzate e vederle a turno per soddisfare le loro richieste a comando. Basta. Basta co tutte ste linee guida. Che bastano il cagnolino e i gattini. E le fidanzate si cercassero qualche altro schiavo. Revolution is the only solution.
Certo se ripenso a mia nonna, che forse non aveva manco cinquantanni e pareva come se ci fosse nata nonna, co due tette da balia ciociara e un bel viso florido che riecheggiava Winston Churchill, come nonna era grandiosa ma uno non se l'immaginerebbe certo coi tacchi a spillo e le autoreggenti. E invece le cinquantenni di oggi sono le meglio sul mercato. Ancora in grado di averci occasioni e abbastanza sveglie da acchiapparsele. O almeno così mi pare. O no ?
Più leggo quello che hai scritto e più mi trovo a fare si con la testa e a dire "è proprio vero, è proprio così"
Eccezionale ma non hai capito una mazza. Oggi a 50 anni una donna è al top di tutto. basta che lo vuole. E se lo dico io che sono un esperto di donne, io sono il Vangelo. Shalom